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Categoria: Istat

Scarso ottimismo per l’Europa

La Commissione Europea ieri ha pubblicato un rapporto sui “pressing cases” e sui Paesi la cui situazione macroeconomica deve essere tenuta sotto controllo. Il quadro generale europeo rimane molto teso anche a causa della recente decisione di revocare gli aiuti alla Grecia, un Paese la cui situazione è in grado di destabilizzare l’intera area Euro sia a livello economico che sociale.

La Grecia segna un PIL in flessione del 7% a fine 2011, ma la gran parte dei Paesi europei risultano in recessione. L’intera UE torna in calo dello 0,3% rispetto al III trimestre 2011,  i cui tassi di crescita erano ugualmente molto bassi, 0,1% e 0,3%.
PIL in calo e debito pubblico in crescita.
La lista dei Paesi da monitorare si allunga, ora nel mirino della Commissione gli Stati sono 12: Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Italia, Slovenia,  Spagna, Svezia e Ungheria. Altri quattro sono sotto programma e undici non vengono considerati a rischio.

Considerato “solo” un Paese da monitorare, l’Italia non gode comunque di grande ottimismo nonostante i successi diplomatici del premier Monti.
L’Italia rientra in un quadro generale non positivo: è in recessione, con un debito pubblico considerevole  e con una recente diminuzione delle quote di mercato estero dell’industria; come spiegato dal commissario per gli Affari economici e monetari Rehn, essa dovrà adottare “cruciali riforme strutturali per aumentare la sua competitività”.

“Secondo  le  stime  preliminari,  nel quarto trimestre 2011  il  prodotto  interno  lordo  (Pil), […], è diminuito dello  0,7%  sul  trimestre  precedente  e dello 0,5% rispetto al quarto trimestre del 2010” – fonte ISTAT.

Link al .pdf sul PIL europeo Eurostat: http://bit.ly/GDPDownQ42011
Link al .pdf sul PIL italiano ISTAT:  http://www.istat.it/it/archivio/53282

Euro-zone economic outlook

Istat – 11/01/2012

[IT] Il PIL dell’area dell’euro ha registrato in T3 2011 una crescita contenuta (0,1%): il rimbalzo tecnico di alcune componenti del PIL è stato in parte compensato dal rallentamento della domanda mondiale, dalla crescente incertezza dovuta al proseguimento della crisi del debito sovrano e dal processo di consolidamento fiscale in molti Stati membri. I consumi privati sono aumentati moderatamente, mentre gli investimenti sono leggermente diminuiti. Tenendo conto del deterioramento del clima di fiducia delle imprese emerso a partire dall’estate, ci si aspetta che l’economia dell’area affronti una fase recessiva a partire da T4 2011, per poi registrare un andamento stagnante in T2 2012. I consumi privati subiranno gli effetti negativi legati al processo di consolidamento fiscale e al deterioramento del mercato del lavoro. Inoltre, a causa della debolezza degli investimenti pubblici e del rinvio di molti progetti nel settore privato, gli investimenti totali mostreranno una contrazione. Sotto l’ipotesi che il prezzo del Brent nei prossimi trimestri oscilli attorno a 104 dollari al barile e che il tasso di cambio euro-dollaro fluttui attorno a 1,35, ci si aspetta che l’inflazione in giugno sia pari a 1,9%, in discesa dal 2,8% di dicembre 2011. Lo scenario previsivo è influenzato da diversi fattori di rischio al ribasso derivanti, in particolare, dalle possibili turbolenze nel mercato del debito sovrano.

[EN] Euro-zone GDP growth remained subdued in Q3 2011 at 0.1%: a technical rebound for a few GDP components was partly offset by the deceleration in external demand, increased uncertainty stemming from the ongoing European sovereign debt crisis as well as fiscal consolidation in several member states. Private consumption expanded only modestly (+0.2%) while investment fell slightly (-0.1%). Taking stock of the deterioration of business surveys since the summer, the euro zone is expected to undergo a short recession with GDP declining around the turn of the year (-0.3% in Q4 2011 and -0.2% in Q1 2012) and stagnating in Q2 2012. Household consumption will be held back by fiscal consolidation and deteriorating labour market conditions (-0.1% in Q4 2011 and zero in both Q1 and Q2 2012). Due to weak public investment and the expected postponement of many private sector projects, total investment is expected to fall over the forecast horizon. Under the assumption that international oil prices will be stable over the forecast horizon at around USD 104 per barrel for Brent) and that the euro/dollar exchange rate fluctuates around 1.35, inflation is expected to reach 1.9% in June 2012, down from 2.8% in December 2011. This scenario is subject to various risks, in particular those stemming from possible turbulences in euro area sovereign debt markets.

Fonte | Source :  ISTAT  http://www.istat.it/it/archivio/50241